OSTEOPATIA

Ma cos’è questa osteopatia?

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia) non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).
Inoltre a differenza della medicina tradizionale allopatica, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l’osteopatia considera il sintomo un campanello di allarme e mira all’individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso.

“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”.

(Still, A.T., 1892)

L’osteopatia si basa su Principi e regole di base che la contraddistinguono da altre modalità di intervento.

  • Unità del corpo: Come metodologia olistica (dal greco olos=tutto) l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, l’equilibrio psicofisico e il benessere.
  • Relazione tra struttura e funzione: Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).

In questa rappresentazione possiamo ben vedere e capire questo principio osteopatico. C’è una continuità nel corpo, i muscoli sono legati tra loro in catene, tenute insieme dalla fascia, che possiamo rappresentarcela come un film di tessuto trasparente, che tiene insieme i muscoli. Se ad esempio ci facciamo male in un punto della catena rappresentata qui sotto o in più punti, la disfunzione può, nel tempo, “propagarsi” al di sopra o al di sotto della catena fasciale dando, spesso, dolore a distanza dal punto effettivo del trauma. Ben documentata in anatomia è ad esempio il collegamento che c’è tra il bicipite femorale e il legamento sacro tuberoso, legame che in presenza di disfunzione può spiegare u problema di lombalgia dopo uno stiramento o strappo al bicipite femorale (A.E.)

  • Autoguarigione: l’osteopata aiuta il sistema del corpo a riappropriarsi delle sue innate capacità di auto curarsi. Rimettere in “equilibrio” il corpo, permette al sistema di ritrovare in modo autonomo il benessere

Tecniche osteopatiche

Il trattamento osteopatico può avvalersi di numerosi metodi e tecniche di trattamento. Gli osteopati le utilizzano indifferentemente in funzione delle necessità terapeutiche. Semplifico dicendo che esistono tre grandi famiglie:

Tecniche strutturali

Ristabiliscono la mobilità della struttura ossea, per recuperare la mobilità articolare.

Tecniche Viscerali

Partendo dal presupposto che i visceri si muovono sotto l’influenza della pressione diaframmatica, questa mobilità può essere modificata e può scomparire per un problema traumatico (colpo di frusta) o infiammatorio. L’osteopata tramite tecniche specifiche, permette di recuperare la fisiologia persa e quindi permette all’organo di poter funzionare meglio. Essendoci poi continuità tra struttura e funzione ed essendo gli organi innervati da fasci nervosi che partono dalle vertebre, una diminuzione di mobilità di una vertebra o di un tratto vertebrale, può generare una disfunzione all’organo o viceversa. È frequente trovare persone con lombalgia, con problemi di mobilità intestinale o al fegato, o al rene…

Tecniche Cranio-Sacrali

Sono tecniche applicate al cranio e al sacro, che agiscono anche sulle strutture anatomiche che mettono in connessione queste due parti corporee. Queste tecniche agiscono per migliorare la vitalità dell’organismo e per migliorare la capacità di reazione del soggetto agli eventi di disturbo che provengono dall’esterno.

Queste tecniche e questi principi si adattano all’adulto, ma non tutti sanno che, l’osteopatia è di fondamentale importanza anche nei bambini. Di qualsiasi età. Un’ottima applicazione dell’osteopatia si ha sui neonati.

Si agisce sul bambino neonato per riequilibrarlo dal trauma del parto, per migliorare l’aspetto del cranio se ha subito delle compressioni in utero o durante la nascita, per evitare disturbi fastidiosi per il bambino come le DAR e le coliche, piuttosto che il RGE o i rigurgiti.

L’intervento dell’osteopata può diventare di fondamentale importanza per migliorare l’esperienza di raddrizzamento del tronco, quindi nel passaggio da coricato a seduto e successivamente alla posizione eretta. se un bimbo, ad esempio, ha poco controllo della colonna cervicale, quindi non tollera la posizione prona, si potrà lavorare su questa problematica usando tecniche su sacro, membrane della dura madre e cranio.